PIETRASANTA. “Non vogliamo entrare nel merito della costituzionalità o meno della Severino: è una legge dello Stato e se c’è va applicata, a Pietrasanta come a Napoli. Però è ben strano che un momento in cui tutti, e specialmente a destra, tuonano contro la corruzione si voglia mettere in discussione proprio una legge contro la corruzione nella pubblica amministrazione”. Lo scrivono in una nota i gruppi consiliari di minoranza Pd e Sinistra per Pietrasanta, a proposito della sospensione del sindaco Massimo Mallegni, dopo la conferenza stampa di stamani.

“Non ci siamo mai permessi di fare valutazioni sulla legge, come hanno invece sempre fatto Mallegni e l’avvocato Guerra che ha ironizzato sulla nostra presunta ‘eccitazione’. Si rivolga, come prevede la sua professione, al prefetto e ai giudici ed eviti inopportune valutazioni politiche. Mallegni aveva invece detto testualmente ‘queste persone non conoscono nemmeno il codice di procedura penale dichiarando fatti e cose lontani dalle realtà e nei confronti delle quali mi tutelerò nelle sedi opportune’. Anche lui chieda spiegazioni altrove.

Foto Vt
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“Invece è bene ricordare i delitti per i quali Mallegni è stato condannato in primo grado: violenza privata nei confronti di cinque dipendenti comunali e abuso d’ufficio e corruzione nell’esercizio delle funzioni. Il delitto di abuso di ufficio e quello di corruzione sono reati ampiamente ricompresi nell’ambito della legge Severino. Se valgono le assoluzioni valgono anche le condanne, seppure in primo grado di giudizio, sulle quali invece Mallegni in campagna elettorale ha taciuto accreditandosi come un innocente perseguitato dalla giustizia.

“Secondo noi, un politico che deve ancora difendersi da queste pesanti imputazioni non dovrebbe candidarsi per una carica pubblica. Ricordiamo che in campagna elettorale, con la correttezza che ci contraddistingue, non abbiamo mai sollevato il problema della incandidabilità di Mallegni, né fatto mai riferimento ai suoi precedenti giudiziari. Semmai è stato lui che ha tirato fuori questi argomenti con una nota alla stampa per dire che non c’era e non ci sarebbe stato mai alcun problema per lui, in quanto la Severino non era applicabile nel suo caso. E non solo: alla stampa ha inviato anche una diffida preventiva, come ben sanno tutti i giornalisti non schierati preventivamente da una parte, che così recitava:

“Egregio Dottore,
mi è stato riferito che il suo giornale intenderebbe pubblicare una notizia…. Nel ricordarle che la diffusione di notizie false e/o tendenziose tali da turbare l’ordine pubblico costituisce persino illecito penale, con la presente la informo che riterrò lei personalmente ed il suo giornale responsabili di tutti i gravissimi danni che dovessero derivarmi dalla circolazione di quelle che, a ben vedere, non qualificherei neppure notizie bensì “chiacchiere fumose da caffè”…..”

“Oggi vediamo il risultato delle ‘fumose chiacchiere da caffè’.

“Mallegni farà i ricorsi che riterrà necessari, ma rimane il fatto che a Pietrasanta abbiamo un sindaco neo eletto sospeso dalle sue funzioni dopo venti giorni dalle elezioni e che in ogni caso dovrà affrontare un processo di secondo grado per delitti commessi durante il suo precedente mandato amministrativo. E abbiamo avuto un voto sicuramente falsato da una campagna abilmente orchestrata che ha voluto farlo passare come vittima di persecuzioni giudiziarie da cui era uscito completamente immacolato. Ebbene, così non era e così non è”.

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massimo mallegni pd sinistra per pietrasanta

ultimo aggiornamento: 04-07-2015


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